STUDIO GHIGLIONE COMMERCIALISTI ASSOCIATI |
CIRCOLARE N° 22 DEL 22 – 7 – 2021 |
Oggetto: nuova Sabatini |
Dal 2 luglio è stato riaperto lo sportello telematico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento di ulteriori 425 milioni. I contributi sono concessi secondo le modalità fissate nel decreto interministeriale del 25⁄1⁄2016 e nella circolare direttoriale del 15⁄2⁄2017 n° 14036 Nel seguito tratteggiamo le principali caratteristiche della Nuova Sabatini. Natura Si tratta di una misura agevolativa messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) ed ha lo scopo di sostenere gli investimenti per acquistare (anche in leasing) macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Beneficiari Possono beneficiarne le micro, piccole e medie imprese (PMI) che, alla data di presentazione della domanda:
Oggetto dell’investimento I beni di investimento che possono usufruire dell’agevolazione sono:
Non sono mai ammesse le spese relative a terreni e fabbricati, per l’acquisto di beni usati o rigenerati, nonché classificabili nella voce «immobilizzazioni in corso o acconti». Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
L’agevolazione L’agevolazione consiste nella concessione da parte delle banche e degli altri intermediari finanziari che hanno aderito ad apposita convenzione, di finanziamenti nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi passivi sui predetti finanziamenti. Il finanziamento può coprire interamente l’investimento e può essere assistito dalla garanzia del «Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese» fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere di durata non superiore a 5 anni e d’importo compreso tra 20.000 Euro e 4 milioni. Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammessi. Il contributo del Ministero è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni ad un tasso di interesse pari al:
Per i beni c.d. «industria 4.0» di cui agli allegati 6⁄A e 6⁄B al Decreto interministeriale 25 gennaio 2016, il contributo è maggiorato del 30%. Ad ulteriore chiarimento della natura tecnica delle caratteristiche dei beni elencati nei suddetti allegati vedasi la parte terza della circolare 4⁄E del 30⁄3⁄2017 dell’Agenzia delle entrate (allegata alla presente sub 2). Procedura La procedura è piuttosto articolata e si sviluppa nei seguenti passaggi:
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