L’istituto del cinque per mille è stato introdotto dalla legge 266/2005 ed il relativo obbligo di rendicontazione nel 2008, nel corso degli anni si sono succeduti svariati provvedimenti fino alla riformulazione complessiva ad opera del Decreto Legislativo 111/2017 che unitariamente ad altri decreti ha riformulato la complessa materia degli Enti del Terzo Settore.

Soggetti obbligati

Sono obbligati alla rendicontazione tutti gli enti beneficiari del contributo del cinque per mille che sono iscritti al RUNTS con la sola esclusione delle iprese sociali che siano costituite in fora di società, quindi:

• enti del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del D. Lgs. 460/97;
• associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale e regionali
• associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 460/97

Tempistica

Tutti i percettori del contributo, a prescindere dall’importo ricevuto, hanno l’obbligo di redigere il rendiconto e la relazione illustrativa entro 12 mesi dalla data di percezione.

Il rendiconto, unitaente alle pezze giustificative, deve essere conservato presso la sede dell’ente per 10 anni dalla data di redazione.

Trasmissione

I soggetti beneficiari di contributi pari o superiori a 20 mila Euro devono trasmettere il rendiconto e la relazione illustrativa entro 30 giorni dalla data ultima prevista per la redazione. I documenti di spesa non devono essere inviati ma solamente conservati.

Gli enti beneficiari del contributo del cinque per mille d’importo pari o superiore a 20 mila euro devono trasmettere il rendiconto e la relazione illustrativa mediante la piattaforma dedicata disponibile sul portale servizi.lavoro.gov.it

Gli enti che hanno ricevuto un contributo pari o superiore a 20 mila Euro sono altresì tenuti alla pubblicazione sul loro sito web entro 60 giorni dal termine ultimo previsto per la predisposizione (un anno dall’erogazione) e devono darne comunicazione entro sette giorni all’Amministrazione erogatrice..

Modelli

Il rendiconto e la relazione illustrativa devono essere redatti utilizzando i modelli predisposti dal Ministero che sono reperibili ai seguenti linK:

Modello A

Modello B

Elenco giustificativi

Relazione illustrativa

La relazione deve essere articolata coe segue:

• una prima parte (massimo una pagina) per fornire una breve presentazione dell’ente con l’indicazione dell’attività di interesse generale svolta;
• una seconda parte in cui si deve rendere conto delle attività concretamente svolte con le somme ricevute a titolo di cinque per mille.

Caratteristiche delle spese ammissibili

Le spese, per essere considerate ammissibili, devono soddisfare i seguenti requisiti:

• devono essere pagate, quindi si segue il criterio della cassa
• devono essere pertinenti alle attività statutarie d’interesse generale effettivamente esercitate;
• devono essere comprovabili, quindi per ogni spesa occorre conservare la pezza giustificativa con il relativo bonifico
• devono essere tracciabili, le spese eventualmente pagate in contanti non sono ammissibili
• devono essere state pagate con i fondi derivanti dal cinque per mille, quindi successivamente alla sua erogazione ed entro dodici mesi dalla stessa;
• i documenti giustificativi devono essere annullati mediante apposizione della dicitura “contributo cinque per mille anno ////”

Sono escluse le seguenti:

• spese di pubblicità per le campagne di sensibilizzazione sulla destinazione del contributo stesso;
• uscite per investimenti finanziari
• somme utilizzate per il pagamento di multe e sanzioni
• le spese che non hanno originato esborsi finanziari perché saldate mediante compensazione

Analisi sommaria delle macrovoci del rendiconto

Macrovoce 1 – risorse umane

Rientrano in questa categoria:

• spese per il personale assunto sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato. Rientrano altresì altre tipologie contrattuali (ad esempio i parasubordinati)
• rimborsi spese e spese di assicurazione per il personale volontario
• compensi/indennità ai titolari di cariche sociali (ove non vietati)
• spese per viaggi effettuati per le finalità istituzionali

Macrovoce 2 – spese di funzionamento

Rientrano in questa categoria:

• pulizia locali
• canoni di locazione
• manutenzione attrezzature
• cancelleria
• elettricità
• telefonia
• assicurazione veicoli

Macrovoce 3 – spese per acquisti di beni e servizi

Rientrano in questa categoria:

• spese per prestazioni di lavoro autonomo professionale
• spese per prestazioni occasionali
• canoni di locazione occasionali
• spese per noleggi o leasing per le attrezzature
• spese per acquisto di beni immobili e mobili

Macrovoce 4 – spese per le attività d’interesse generale dell’ente

Rientrano in questa categoria:

• acquisto di beni e servizi che siano successivamente oggetto di donazione
• erogazioni a proprie articolazioni territoriali e a soggetti collegati o affiliati
• erogazioni a enti terzi
• erogazioni a persone fisiche
• altre spese per attività d’interesse generale

Macrovoce 5 – accantonamento

In questa voce devono essere evidenziati gli importi che, in presenza di progetti pluriennali di durata massima triennale, vengono accantonati per essere successivamente destinati al progetto.