La normativa relativa all’obbligo di consentire ai clienti la possibilità di effettuare i pagamenti attraverso l’utilizzo della c.d. moneta elettronica ha subito svariate modificazioni nel corso degli anni. A partire dal 2012 è entrato il vigore l’obbligo di dotarsi del lettore di carta di credito⁄POS per alcune tipologie di operatori economici, inizialmente sono state previste sanzioni, successivamente le sanzioni sono state eliminate, infine è stato previsto un credito d’imposta a favore dei soggetti che incassano i corrispettivi⁄proventi attraverso la moneta elettronica.
La normativa attuale è stata da ultimo modificata dal D.L. 124⁄19. Ad oggi la disciplina in materia prevede:
- gli operatori economici che hanno contatti con i “consumatori finali” devono obbligatoriamente dotarsi del POS
- per “consumatore finale” si intende la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. Pertanto tutti i privati cittadini non titolari di P. IVA sono consumatori finali, così come i titolari di P. IVA quando effettuano acquisti di beni e servizi non inerenti all’attività svolta
- il limite massimo per effettuare pagamento in contanti sarà di Euro 1999,99 a partire dal 1° luglio 2020
- relativamente alle spese sanitarie per poter continuare ad usufruire della detrazione fiscale dal 1° gennaio 2020 è obbligatorio effettuare il pagamento con mezzi tracciabili con la sola esclusione dei medicinali, dei dispositivi nedici e della prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale
A titolo di esempio, sono obbligati a dotarsi del POS:
- commercianti, compresi gli ambulanti
- artigiani
- bar, ristorante, pub, pizzerie
- professionisti (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, ingegneri, architetti etc). Sono esclusi i professionisti che fanno parte di studi associati perché in questo caso non fatturano direttamente ai consumatori finali)
- attività ricettive (alberghi, B&B, agriturismi etc.)
Dal 1° luglio sarà altresì operativa una nuova misura che dovrebbe tendere ad incentivare l’uso della moneta elettronica. A tutti i soggetti che installeranno il POS verrà riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 30% delle commissioni addebitate dagli istituti di emissione delle carte di credito, di debito e prepagate.
Con due recenti provvedimenti l’Agenzia delle entrate e la Banca d’Italia hanno disciplinato il credito d’imposta. Ecco i punti salienti:
- il credito d’imposta spetta agli esercenti che nell’anno precedente hanno conseguito un ammontare di ricavi fino a 400 mila Euro
- viene calcolato nella misura del 30% delle commissioni addebitate indipendentemente dal regime contabile adottato e dalla forma giuridica dell’esercente (ditta individuale o società)
- il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal secondo mese successivo a quello di maturazione
- il credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi ma non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile IRAP
- i soggetti che emettono le carte di credito devono trasmettere all’Agenzia delle entrate le informazioni necessarie al controllo sulla spettanza del credito d’imposta in capo agli esercenti con le seguenti informazioni:
- codice fiscale dell’esercente
- mese ed anno di addebito delle commissioni
- numero totale delle operazioni di pagamento effettuate nel periodo di riferimento
- numero totale delle operazioni di pagamento riconducibili a consumatori finali nel periodo di riferimento
- l’importo delle commissioni addebitate per le operazioni di pagament riconducibili a consumatori finali
- l’ammontare dei costi fissi periodici
- la trasmissione dei suddetti dati deve avvenire in via telematica utilizzando il Sistema di Interscambio Dati (SID)
- la trasmissione deve avvenire mensilmente entro il giorno 20 del mese successivo
- analoga comunicazione deve essere inviata anche agli esercenti con le seguenti indicazioni:
- elenco delle operazioni di pagamento effettuate nel periodo di riferimento
- il numero ed il valore totale delle operazioni di pagamento effettuate nel periodo di riferimento
- il numero ed il valore totale delle operazioni di pagamento effettuate dai consumatori finali nel periodo di riferimento
- un prospetto descrittivo delle commissioni addebitate con separata indicazione di: ammontare delle commissioni totali, ammontare delle commissioni addebitate sul transatto con consumatori finali, costi fissi periodici.
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